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Ecco il progetto più sostenibile della FEV per il riutilizzo delle bottiglie di vino: “Progetto REBO2VINO”

L’industria del vino è una delle più importanti in Spagna e in molti altri Paesi del mondo. Tuttavia, la produzione di vino genera anche grandi quantità di rifiuti che possono essere dannosi per l’ambiente. Per questo motivo, la FEV (Federazione Spagnola del Vino) insieme ad altre 9 entità dedicate a diverse attività all’interno del settore vinicolo, hanno lanciato una task force sull’economia circolare chiamata REBO2VINO, che mira ad analizzare l’impatto e la fattibilità di un sistema di riutilizzo delle bottiglie di vetro nel settore vinicolo spagnolo.

In questo articolo, approfondiremo i dettagli di questo progetto e come può giovare all’ambiente e al settore vinicolo.

 

Partecipanti al progetto:

 

il progetto guidato da FEV vede la partecipazione di Minsait (appartenente a Indra), Verallia Spain, González Byass, Familia Torres, Artica Ingeniería e Innovación (artica+i), la Cattedra UNESCO sul Ciclo di Vita e il Cambiamento Climatico ESCI-UPF e, come partner collaboratori, l’Associazione dei Produttori e Distributori (AECOC), Ecovidrio y Hostelería de España, grazie ai quali l’analisi dell’impatto sul canal Horeca sarà rappresentativa per gettare le basi e per la possibilità di esportare questo modello a livello europeo.

 

L’implementazione di questo progetto di innovazione ha una durata stimata di 29 mesi, secondo le fonti ufficiali, e prevede come punto di partenza uno studio di mercato e diversi test pilota sperimentali per analizzare non solo l’impatto ambientale, ma anche l’impatto tecnico ed economico dell’implementazione di un sistema per il riutilizzo delle bottiglie di vetro.

 

Quali sono gli obiettivi del progetto REBO2VINO?

 

Lo scopo principale del progetto REBO2VINO, che consiste nell’analizzare la fattibilità e l’impatto di un sistema di riutilizzo delle bottiglie di vetro per il settore vinicolo spagnolo, prevede una serie di obiettivi specifici:

 

Reutilizar Botellas de vino

  • – Stabilire l’ambito quantitativo e l’applicazione potenziale di questo sistema in Spagna, nonché analizzare la posizione e l’interesse dei produttori nell’adozione di contenitori riutilizzabili.
  • – Progettare e convalidare un modello standard di bottiglia riutilizzabile, per facilitare l’implementazione e la fattibilità del sistema in Spagna, considerando anche la sua possibile omologazione a livello europeo.
  • – Identificare e analizzare le principali barriere, limitazioni e opportunità per l’implementazione di questo sistema nel canal Horeca.
  • – Progettare e realizzare un vero e proprio test pilota del modello di riutilizzo delle bottiglie di vetro, integrando strumenti digitali per la gestione della tracciabilità e valutandone la fattibilità tecnica, economica e ambientale.
  • – Proporre e sviluppare una guida di buone prassi.
  • – Sviluppare e lanciare uno strumento tecnologico semplificato per guidare le aziende vinicole sui potenziali benefici ambientali del riutilizzo delle bottiglie di vetro, tenendo conto della loro situazione specifica e delle loro peculiarità.
  • – Definire una strategia di comunicazione e diffusione per il progetto di riutilizzo delle bottiglie di vetro nel settore vinicolo.

 

Le bottiglie di vino riutilizzabili devono soddisfare diversi requisiti:

 

nell’ambito del lavoro di sviluppo che fa parte di questa iniziativa sostenibile, si prevede di progettare una bottiglia riutilizzabile che servirà successivamente come modello standard per promuoverne il riutilizzo e che, oltre a non influire sulla qualità del vino, soddisfi i requisiti, applicando la metodologia di Valutazione del Ciclo di Vita (LCA) e di Impronta del Prodotto sull’Ambiente (PEF) dell’Unione Europea.

 

I dati ottenuti mostreranno se questo modello di economia circolare proposto è una soluzione efficiente per il settore vinicolo e in quali casi può essere considerato un’opportunità per ridurre l’impatto ambientale causato dagli imballaggi, riducendo al contempo la generazione di rifiuti, in linea con le nuove normative nazionali ed europee sugli imballaggi.

 

Al termine del progetto, REBO2VINO disporrà di una Guida di Buone Prassi, in cui saranno raccolti in modo preciso gli strumenti per facilitarne l’attuazione, rivolti all’intero settore vinicolo

 

Finanziamento dell’Unione Europea

 

Come confermato dai responsabili del progetto nella sua presentazione ufficiale, il progetto REBO2VINO ha ricevuto una sovvenzione di 563.721,90 euro interamente finanziata dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) dell’Unione Europea, nell’ambito del Programma Nazionale di Sviluppo Rurale 2014-2022, con fondi dello Strumento Europeo di Ripresa (UE Next Generation).

 

Il Gruppo Agrovin a sostegno della sostenibilità nel settore vitivinicolo

 

Noi di Agrovin, diamo il nostro pieno sostegno a qualsiasi progetto di innovazione che aggiunga valore e contribuisca a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, che colpisce tutti i settori, in particolare il settore vinicolo, come abbiamo sperimentato negli ultimi anni. Fa parte della filosofia del nostro marchio rendere le cantine sempre più responsabili e questo progetto dimostra che ci sono molti punti di partenza per ridurre l’impatto ambientale.

 

Come gruppo, aiutiamo le aziende vinicole ad essere sempre più responsabili utilizzando tecnologie sostenibili che consentano un risparmio significativo di risorse, soprattutto di energia, come l’utilizzo di sistemi come Ultrawine Perseo, OxiOut o Ulises Tank Control, e il riutilizzo delle bottiglie di vetro ci sembra una soluzione che contribuisce efficacemente a ridurre l’impronta di carbonio e quindi a ridurre l’impatto sull’ambiente.

 

Se desideri conoscere tutti i dettagli del progetto e seguirne i progressi, ti raccomandiamo di iscriverti alla nostra newsletter e di visitare il sito web REBO2VINO.

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